Cardiologia Unina

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Imaging Cardiovascolare

Imaging cardiovascolare indica la produzione di immagini a scopo diagnostico del cuore e dei vasi. La possibilità di ottenere delle immagini del cuore ed i vasi senza aprire il corpo per l’osservazione diretta ad occhio nudo, è stata uno dei progressi più importanti del secolo scorso. In questa sezione parliamo dell’imaging cardiovascolare ottenuto con tecnica ecografica.

La tecnica ecografica consente di visualizzare il sistema cardiovascolare, ovvero il sistema che parte e ritorna al cuore attraverso una fitta rete dei vasi; potete osservarne uno schema molto semplificato nella Figura 1.

L’ecografia usa gli ultrasuoni che, tramite una sonda appoggiata sul corpo, vengono riflessi dalle pareti del cuore, dalle sue valvole, dai vasi. La riflessione torna verso la sonda; la sonda li invia all’apparecchio cui è collegata che, con complessi sistemi digitali, “ricostruisce” delle immagini che consentono di effettuare diagnosi (Figura 2).

Oltre alla struttura ed al movimento del cuore e dei vasi, è possibile anche osservare le velocità del sangue che li attraversa. Questa metodica è chiamata Doppler, effettuata anche in modalità colore (dà un colore diverso a seconda della direzione del flusso sanguigno) (Figura 3).

L’ecografia, nata inizialmente ad una dimensione, attualmente è a 2, 3 e 4 dimensioni. Tutte queste tecniche sono disponibili presso la nostra Cardiologia. La tecnica può essere effettuata a riposo, durante uno stress, al fine di osservare come il cuore risponde all’aumento di richiesta di ossigeno, o eseguita con l’uso di microbolle (ottenute con semplice soluzione fisiologica scekerata) utile per capire se ci sono piccoli passaggi di sangue tra camere cardiache che non dovrebbero comunicare. In alcuni casi, può essere necessario usare una sonda ecografica che entri nell’esofago (il tubo che porta il cibo dalla bocca allo stomaco), tecnica chiamata ecocardiografia transesofagea, questo perché il cuore è in parte appoggiato all’esofago e pertanto viene visualizzato particolarmente bene (Figura 4) per l’assenza di interposizione tra gli ultrasuoni ed il cuore del tessuto sottocutaneo, dei muscoli e delle ossa del torace e dell’aria dei polmoni.

A tutte queste modalità di ecocardiografia è applicato lo studio della deformazione miocardica, chiamato strain e strain rate, capace di individuare deformazioni del muscolo cardiaco non visibili con tecnica convenzionale. L’ecocardiografia è diventata quindi una tecnica che “guarda” la morfologia del cuore, ne studia il movimento, la funzione delle valvole, caratteristiche della sua deformazione. Per queste caratteristiche vine effettuata in tutti i pazienti con un sospetto problema cardiaco.  Allo stesso modo, la diagnostica ecografica, attraverso l’associazione di due metodiche di studio con ultrasuoni, l’ecografia bidimensionale morfologica e lo studio funzionale Doppler, riveste un ruolo fondamentale nella definizione e nel trattamento delle più frequenti malattie vascolari, permettendo di esplorare quasi tutti i distretti vascolari in maniera non invasiva e ripetibile. Oltre questi vantaggi si tratta anche di una metodica all’avanguardia che fornisce informazioni precise e dettagliate sulla morfologia e la fisiopatologia del sistema vascolare ed è utile sia nella fase di screening che nella valutazione del paziente affetto da malattia vascolare che deve essere sottoposto ad interventi endovascolari o chirurgici. Il personale addetto all’esecuzione dell’imaging cardiovascolare presso la nostra Cardiologia, è altamente specializzato. Poiché gli esami vengono eseguiti in un contesto universitario, il paziente troverà più di un medico ad attenderlo, in quanto presso l’Università si fa formazione. E non solo, l’Università Medica produce dati scientifici. I dati dei pazienti, nella correttezza della privacy e dopo consensi informati firmati dal paziente stesso, vengono usati per produrre dei dati che consentono di sviluppare nuove ipotesi sul funzionamento del sistema cardiovascolare, nuove terapie, nuovi modelli assistenziali fondamentali per il miglioramento della salute pubblica.

Attività svolte:

Ecocardiografia con Doppler, più comunemente chiamata Ecocolor Doppler cardiaco a riposo. La tecnica è chiamata anche transtoracica ed è capace di stimare se il cuore è aumentato di peso, perché si è dilatato (le camere cardiache sono ingrandite) e/o perché si è ipertrofizzato (le pareti del cuore sono più spesse), se pompa bene (attraverso la misura della frazione di eiezione), se le valvole cardiache funzionano, ovvero se quando si aprono fanno passare il sangue senza problemi, e se quando si chiudono sono a tenuta (Figura 4). La tecnica non dura più di 20 minuti, il paziente è steso su un lettino, la sonda è appoggiata sul torace o nei punti in cui può essere studiata la circolazione sanguigna; viene sempre usato un gel, posizionato tra la sonda e la pelle, per aumentare la capacità degli ultrasuoni di entrare nel corpo; l’esame è indolore (Figura 5).

Ecocardiografia da stress fisico o farmacologico: In genere sono i cardiologi stessi a richiedere questo esame; il paziente esegue o uno stress fisico (su una bicicletta o su un tappeto, o, tramite una vena, viene inserito un farmaco chiamato stressor, ovvero capace di far variare le richieste di ossigeno da parte del cuore). L’ecocardiogramma viene seguito di base, durante lo stress, alla fine e dopo qualche minuto dalla fine dello stress. Può durare fino a 40 minuti ed è indolore.

Ecocardiogramma Doppler con microbolle. E’ un esame richiesto per valutare se vi è passaggio di sangue tra la parte sinistra e la parte destra del cuore. Questo può accadere quando una comunicazione esistente nel feto Le microbolle vengono inoculate tramite una vena periferica. A parte l’ago in vena che è comunque spesso indolore, anche questo esame non elicita dolore fisico.

Ecocardiografia transesofagea. E’ praticata o quando l’esame transtoracico non chiarisce la diagnosi ed indipendentemente da questo in casi particolari, come ad esempio un sospetto di endocardite, di dissezione aortica, di rottura della valvola mitrale, o nei casi in cui il paziente debba essere trattato per una fibrillazione atriale. L’esame è come una gastroscopia, perché la sonda viene inserita in esofago. Nel nostro istituto l’esame viene eseguito sempre in sedazione, per cui il paziente non ha dolore, né fastidio all’introduzione della sonda in esofago. L’esame non dura più di 15 minuti. L’ecocardiogramma transesofageo è effettuato durante quasi tutte le procedure interventistiche, quindi durante un ricovero, come il posizionamento di valvole cardiache, la correzione di un’insufficienza mitralica, la chiusura di difetti tra il cuore sinistro e destro, in questo caso il paziente è in anestesia generale .

EcocolorDoppler vascolare (ecocolorDoppler dei tronchi sovraortici, arterioso e venoso degli arti inferiori e superiori, dell’aorta addominale e dei vasi iliaci, delle arterie renali e transcranico per studio del cardioembolismo): tutti questi esami sono di estrema importanza e consentono di ottenere in tempi rapidi informazioni preziose e precise su alterazioni morfologiche e funzionali delle strutture vascolari, sulla presenza di stenosi o occlusioni aterosclerotiche o di altra natura, sulla presenza di eventuali aree di turbolenza del flusso ematico all’interno dei vasi valutati, su lesioni a rischio emboligeno, sulla presenza di trombosi endoluminale. In questo modo si possono instaurare adeguate misure di prevenzione per i pazienti a rischio di sviluppare una malattia sintomatica, si può guidare il management del paziente con diagnosi di patologia vascolare indirizzandolo alla terapia più adeguata sia essa medica o interventistica e lo si può seguire nel tempo con una metodica di follow-up non invasiva e ripetibile.

Modalità di accesso:

L’ecocardiografia ambulatoriale della Cardiologia è effettuata presso gli ambulatori dell’Edificio 2, dove vengono seguiti pazienti con le più varie patologie. Presso l’Edificio 1 invece vengono particolarmente seguiti pazienti sottoposti a trattamenti chemioterapici che necessitano, nella maggioranza dei casi ,di controllare la funzione cardiaca nel tempo.

Per prenotare bisogna sempre già essere in possesso di una prescrizione sulla quale viene indicato il tipo di esame richiesto; con la prescrizione alla mano bisogna seguire le seguenti indicazioni.

Università Federico II Napoli

CARDIOLOGIA

Direttore

Prof. Giovanni Esposito

AOU Federico II, Edificio II - Via S.Pansini 5
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